I fidanzati
1963
Rai Play
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
77 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Ermanno Olmi
Attori
Carlo Cabrini
Anna Canzi
Giovanni (Carlo Cabrini) è un operario del Nord cui viene proposto uno scatto di carriera a patto che si trasferisca per un anno e mezzo in Sicilia. La trasferta rischia di mettere in crisi il rapporto con la fidanzata Liliana (Anna Canzi) e mette anche a contatto l'uomo con una realtà sconosciuta, tanto nei rapporti interni alla fabbrica, quanto nell'incontro con la popolazione isolana.
Il terzo film di Olmi è il primo genuinamente drammatico nel quale affiora un vago senso di disperazione che pervade tutta la storia, pur destinata a risolversi positivamente. Le pur celebri scene del Carnevale (girate a Paternò) non sono il principale interesse della pellicola, che trova il punto di forza soprattutto nei volti da anti-divi dei due protagonisti, capaci di rendere con asciutta verosimiglianza il valore assoluto di vicende straordinarie nella loro quotidianità. Dal punto di vista del linguaggio, appare notevole l'inizio della pellicola per il modo in cui si mischiano i piani temporali, con una tecnica di flashback tanto inaspettata quanto efficace nel riassumere, in pochi minuti, il senso di un'intera storia d'amore. Eccellente nella descrizione della grigia routine della realtà industriale contrapposta alla purezza del sentimento amoroso. Poetico e moderno. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
Il terzo film di Olmi è il primo genuinamente drammatico nel quale affiora un vago senso di disperazione che pervade tutta la storia, pur destinata a risolversi positivamente. Le pur celebri scene del Carnevale (girate a Paternò) non sono il principale interesse della pellicola, che trova il punto di forza soprattutto nei volti da anti-divi dei due protagonisti, capaci di rendere con asciutta verosimiglianza il valore assoluto di vicende straordinarie nella loro quotidianità. Dal punto di vista del linguaggio, appare notevole l'inizio della pellicola per il modo in cui si mischiano i piani temporali, con una tecnica di flashback tanto inaspettata quanto efficace nel riassumere, in pochi minuti, il senso di un'intera storia d'amore. Eccellente nella descrizione della grigia routine della realtà industriale contrapposta alla purezza del sentimento amoroso. Poetico e moderno. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
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