1906. Veronica Fisher (Judy Garland) e Andrew Delby Larkin (Van Johnson) si innamorano grazie a una corrispondenza postale, ma non si sono mai incontrati. Casualmente, si ritrovano a lavorare nello stesso negozio di strumenti musicali, senza sapere l'uno l'identità dell'altro Molti anni prima di C'è post@ per te di Nora Ephron (1998), qualcun altro aveva osato rifare l'indimenticabile Scrivimi fermo posta (1940) di Ernst Lubitsch: ci provò Robert Z. Leonard, artigiano di Hollywood attivo fin dai tempi del muto, con il supporto di Buster Keaton (co-regista non accreditato). Il risultato è un gradevole ma innocuo musical, imperniato sulla voce d'angelo di una Judy Garland deliziosamente stretta in abitini primonovecenteschi. Al suo fianco, troviamo un Van Johnson leggermente sopra le righe e una squadra di egregi caratteristi tra cui spicca lo stesso Keaton, ormai maschera di se stesso ma capace di regalarci ancora una spassosa gag slapstick. L'inserimento (moderato) delle canzoni è l'unico elemento innovativo di un film che rifà quasi totalmente l'illustre originale. Speciale apparizione della piccola Liza Minnelli, figlia della Garland e del regista Vincente Minnelli, che all'epoca aveva appena tre anni.