Julian (Walter Matthau) è un dentista quarantenne dongiovanni e scapolo impenitente, che si spaccia per sposato in modo da tenere lontane le sue conquiste. Quando la giovanissima Toni (Goldie Hawn) tenta di suicidarsi a causa sua, Julian si sente in colpa e decide di sposarla, chiedendo alla sua assistente Stefania (Ingrid Bergman) di fingersi la moglie dalla quale “divorziare”. Ma anche la donna nutre dei sentimenti per lui.
Fiore di cactus è il riadattamento cinematografico di una pièce teatrale scritta da Abe Burrows e tratta della commedia di successo di Pierre Barillet e Jean Pierre Grédy, in scena a Broadway nel 1965. Commedia romantica degli equivoci, è costruita con gag semplici ma tutto sommato gradevoli e leggere e con una sceneggiatura briosa e ritmata, certo non originalissima né sorprendente ma nella sua semplicità piuttosto efficace. La regia però non conosce guizzi, limitandosi a fotografare con taglio teatrale gli accadimenti e i siparietti tra personaggi. In buona forma il cast di alto livello, su cui spicca la quasi esordiente Goldie Hawn che si porta a casa Golden Globe e Oscar come miglior attrice non protagonista.