L'ingegnere aeronautico Kyle Pratt (Jodie Foster) si trova con la figlia Julia (Marlene Lawston) sul volo che sta trasportando la bara del defunto marito da Berlino a New York. Addormentatasi durante il viaggio, la donna al suo risveglio non troverà più la figlia. Da una sceneggiatura scritta a quattro mani da Peter A. Dowling e Billy Ray, nasce questo thriller ad alta quota, inevitabilmente influenzato dagli attacchi terroristici dell'undici settembre 2001. Il difetto più grande della pellicola non è però il tentativo di cavalcare la più vicina attualità (i primi “colpevoli” individuati sono degli arabi), ma il continuo ricorso al colpo di scena come motore dell'azione. Jodie Foster a furia di insinuare risulta odiosamente pedante. Un film confuso e mal scritto, da dimenticare.