Flow – Un mondo da salvare
Flow
2024
In sala
dal 07/11
Paesi
Lettonia, Belgio, Francia
Generi
Animazione, Avventura
Durata
84 min.
Formato
Colore
Regista
Gints Zilbalodis
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l'arrivo di un’inondazione costringe un gatto nero a mettersi in salvo su una barca che deve però condividere con un variopinto gruppo di animali, tra cui un lemure, un cane labrador, un capibara e un uccello.

Non è difficile cogliere come in Flow, opera seconda dell’animatore lettone Gints Zibalodis, il messaggio sia incentrato su quanto sia necessario collaborare per poter sopravvivere: il gatto protagonista è abituato a vivere per conto suo, ma ciò che gli succede davanti agli occhi lo porterà a ripensare il suo modo di guardare il mondo e il rapporto con gli altri. Raccontato così, però, Flow può sembrare un film d’animazione ambientalista e animalista come tanti, ma in realtà quello che ci troviamo davanti agli occhi è qualcosa di profondamente diverso e sorprendente. Totalmente muto, il film è una vera e propria esperienza immersiva, quasi in soggettiva con il gatto che cerca di salvarsi: noi spettatori siamo con lui, prendiamo il suo punto di vista, attraverso un gioco di prospettive di sguardo in cui si alternano paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti. Sia per i movimenti del personaggio, sia per l’apparato formale complessivo, il film risulta un curioso e coraggioso ibrido tra cinema e VR, come se stessimo indossando dei visori che ci costringono a vedere il mondo con occhi diversi. Semplice nei messaggi e sorprendente per come li va a raccontare, Flow è un film che sembra provenire dal futuro, puntando su una forma filmica quasi mai vista prima sul grande schermo che ci porta, davvero, a confrontarci in prima persona con ciò che deve fronteggiare il timido gatto nero protagonista. Una delle rivelazioni del Festival di Cannes 2024, il film è stato inserito nella sezione Un certain regard.  
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