Un burattinaio (John Carradine), che un tempo faceva il pittore, è in realtà uno psicopatico omicida che uccise la sua prima modella. Farà la stessa fine anche la giovane modista (Jean Parker) di cui sembra essersi innamorato? Inquietante horror a basso budget, girato in sei giorni, con pochi mezzi ma con tante idee importanti. Ulmer si conferma uno dei massimi discepoli di Murnau – il suo maestro con il quale aveva collaborato come scenografo – e costruisce un'angosciosa pellicola dalle tonalità espressioniste con influenze provenienti anche da altre avanguardie dei tempi del muto. La fotografia di Jockey A. Feindel realizza efficacemente quei contrasti tra luce e ombra voluti da Ulmer per permettere allo spettatore di addentrarsi (anche visivamente) nella follia del protagonista, magnificamente interpretato da un John Carradine in ottima forma. Formalmente ineccepibile e narrativamente coinvolgente: cosa chiedere di più a un prodotto di questo tipo?