Ren (Kenny Wormald) perde entrambi i genitori e si trasferisce da Boston a Bomont, piccolo paese di provincia in cui è proibito ascoltare musica rock e fare vita notturna. L'animo ribelle del protagonista lo porta a scontrarsi con il principale fautore di questo divieto, il reverendo Moore (Dennis Quaid), e a innamorarsi di sua figlia Ariel (Julianne Hough). Remake dell'omonima pellicola del 1984, Footloose dimostra di non essere innovativo sin dal nome. Il film vuol “onorare” il suo predecessore limitandosi a infilare diversi elementi a titolo celebrativo (come il maggiolino guidato da Ren o la sua coreografia in solitaria nel magazzino abbandonato). Nel contempo, si registra un tentativo di affrancamento dall'originale del 1984, con banali riferimenti più attuali (i trattori della celebre gara si trasformano in scuolabus colorati e la popolazione studentesca diventa multietnica). Manca però qualsiasi tipo di abilità recitativa: i protagonisti sono infatti due ballerini riadattati al mondo del cinema, e si vede. Pessima anche la colonna sonora, calderone di generi che cambiano con noncuranza a ogni stacco di camera. Il film ne risente: a tutti gli spettatori che abbiano più di quindici anni sembrerà di guardare una puntata di un qualunque telefilm teen della durata di quasi due ore. Da qui la scelta italiana di distribuirlo solo in home video.