In una stazione di servizio nel deserto dell'Arizona si incrociano le esistenze di tre personaggi: un assassino in fuga (Humphrey Bogart) tiene in ostaggio una ragazza (Bette Davis) e uno scrittore idealista (Leslie Howard). Quest'ultimo compirà un atto estremo per salvare la giovane. Da un dramma teatrale di Robert Sherwood, La foresta pietrificata è un gangster movie esistenzialista e filosofico, in cui gli attori recitano come se fossero su un palcoscenico. Più dell'azione, quasi assente, contano i dialoghi tra il gruppetto di personaggi, e la forza della parola, in questo caso, conta più dell'immagine. Leggermente vittima di questa struttura che fatica ad affrancarsi dal testo originario, il film è comunque originale e coinvolgente, forse ridondante ma comunque dotato di una serie di colpi di scena di pregevole fattura. Nel cast il migliore è Humphrey Bogart che, grazie a questo ruolo, guadagnò grande notorietà.