Tornato a casa dopo la guerra contro Perugia, il ricco Francesco (Graham Faulkner), proveniente da una famiglia di mercanti di Assisi, si lascia avvolgere dall'amore di Dio. Abbandona ogni ricchezza e comincia a predicare, seguito da Chiara (Judi Bowker) e da altri amici. Giunto a Roma, incontrerà direttamente Papa Innocenzo III (Alec Guinness), che dopo averlo ascoltato benedirà il giovane e i suoi seguaci, dando ufficialmente vita all'Ordine francescano.
In origine pensato con i quattro Beatles come protagonisti, è forse l'opera che maggiormente denuncia i limiti del cinema di Franco Zeffirelli: estetismo compiaciuto all'ennesima potenza, scene madri claudicanti e melense, momenti eccessivamente goffi. Il regista, tuttavia, ha notevolmente a cuore la storia del suo Francesco, cantore d'Assisi tra pop, visioni e tradizione, e si vede. Il protagonista Graham Faulkner, poi, non è il belloccio che ci si aspetta da un amante delle piacevoli fattezze come Zeffirelli; e a una pertinenza fisica unisce anche un intenso talento che lo rende credibile come santo e come ragazzo. Ottimo il cast di contorno (che comprende Valentina Cortese, Adolfo Celi e Alec Guinness) e la colonna sonora di Riz Ortolani (con brani cantati da Claudio Baglioni), suggestive le ambientazioni. David di Donatello 1972 alla regia, e candidatura all'Oscar per le scenografie (di Lorenzo Mongiardino, Gianni Quaranta e Carmelo Patrono).