La freccia azzurra
1996
Paesi
Italia, Svizzera, Germania, Lussemburgo
Generi
Animazione, Fantasy
Durata
93 min.
Formato
Colore
Regista
Enzo D'Alò
Francesco, un piccolo orfano, vorrebbe ricevere dalla Befana la Freccia Azzurra, un trenino molto costoso. La vecchina, però, è a letto malata e viene sostituita dall'avaro Scarafoni, il quale, al posto di premiare tutti i bambini, porta i doni solo alle famiglie benestanti che possono pagare i regali. I giocattoli, però, non ci stanno e decidono di ammutinarsi, recandosi dai bambini buoni. Enzo d'Alò esordisce alla regia con questo toccante lungometraggio. Tratto da un racconto di Gianni Rodari, il film è una favola poetica e deliziosa, che si allontana dal fasto delle animazioni hollywoodiane. I disegni sono semplici e lineari, accompagnati da colori tenui che ben si sposano con la delicatezza della vicenda narrata. Nel corso della visione, tornano con frequenza i sogni e le situazioni in cui realtà e fantasia si fondono, come a voler omaggiare l'immaginazione dei bambini nel dar vita agli oggetti. Destinato ai più piccoli, questo tenero film vuole porre l'attenzione sul consumismo, in modo semplice e un po' retorico, ma adatto al pubblico cui è destinato. Tra i doppiatori, spiccano il premio Nobel Dario Fo, voce al signor Scarafoni, e Lella Costa, che doppia la Befana. Il film si avvale delle raffinate musiche di Paolo Conte, premiate con il Nastro d'Argento e il David di Donatello.
Maximal Interjector
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