Philip Raven (Alan Ladd) è uno spietato killer a pagamento. Prima assoldato e poi incastrato da un potente uomo d’affari, Raven decide di vendicarsi a modo suo. Sul proprio cammino, però, incontra Ellen Graham (Veronika Lake), una giovane artista di night club, fidanzata con il detective Michael Crane (Robert Preston). Ellen, sequestrata con la forza da Raven cercherà di redimerlo per incastrare il malvagio magnate.

Adattamento cinematografico del mistery thriller A Gun for Sale dello scrittore inglese Graham Greene, Il fuorilegge si inserisce perfettamente in quella dinamica concorrenziale portata avanti dalle principali major americane durante i primi anni Quaranta. Il grande successo raggiunto dalla Warner Bros. con Il Mistero del Falco (1941), innesca un “effetto domino” che porterà anche la Paramount a sfruttare le medesime logiche di narrazione importate dalla letteratura hardboiled, affidandosi alla regia di una mano esperta come Frank Tuttle e lanciando l’esordiente duo Alan Ladd-Veronika Lake. Il risultato è sorprendente: il film, costato 500.000 dollari, ne incassa dodici milioni. La pettinatura della Lake, definita peekaboo, diventerà il simbolo della donna sfuggente, co-protagonista nei film ‘noir’. Il film di Tuttle è anche una tutt’altro che banale riflessione sull’uomo contemporaneo, sempre più antieroe, sempre più vittima delle proprie pulsioni. Raven, protagonista in negativo fino alla fine del film, vittima di un trauma infantile, è incapace di provare compassione verso il prossimo. Solo una donna, sfuggente quanto empatica nei suoi confronti, attraverso quella che è a tutti gli effetti una seduta di psicoanalisi, riuscirà a fargli elaborare le cause della sua “nevrosi omicida” che lo imprigionano sin dall’infanzia. Il grande affiatamento della coppia Ladd-Lake si unisce ad un sapiente sviluppo dell’intreccio narrativo, sempre in grado di tenere alta la tensione, sfociando in un finale estremamente catartico. La Paramount approfitta subito dell’enorme successo al botteghino e gira l’anno successivo, La chiave di vetro (1942), adattamento di un romanzo di Daniel Hammett, che ripropone l’ormai celeberrimo duo Ladd-Lake.