Il futuro è donna
1984
Paesi
Italia, Francia, Rft
Genere
Drammatico
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Marco Ferreri
Attori
Ornella Muti
Hanna Schygulla
Niels Arestrup
Maurizio Donadoni
Pierangelo Bertoli
La giovane Malvina (Ornella Muti), incinta di sei mesi e senza fissa dimora, viene ospitata da Anna (Hanna Schygulla) e Gordon (Niels Arestrup), coppia in crisi esistenziale. Dopo alcune iniziali incomprensioni, il terzetto troverà un personalissimo equilibrio, destinato a interrompersi tragicamente.
Marco Ferreri torna su un suo tema feticcio, l'apologia della donna, e lo fa servendosi di Dacia Maraini e Piera Degli Esposti come collaboratrici alla sceneggiatura. Un dramma dal forte impianto allegorico, che definisce un universo totalmente virato al femminile, in cui l'uomo è di volta in volta usato come oggetto sessuale («Lì, in estasi, tu e i tuoi sogni. Cosa te ne fai di me, del mio corpo, del mio calore, cosa te ne fai?»), escluso («Esisto, esisto anch'io, vero?»), sbeffeggiato o destinato a una morte assurda e inevitabile. Eccessivamente stilizzato, complesso e ambizioso nel veicolare significati fondamentalmente basici, il film risente di un ritmo catatonico e di un impatto forzatamente straniante, anche se la rappresentazione di periferie sporche e desolate (simbolo di una società ormai ripiegata su se stessa) colpisce nel segno. E la sequenza del ballo di Malvina e Anna in discoteca sulle note di Banana, cantata da Jane Chiquita, metaforica e spiazzante satira sulla virilità del maschio, è talmente caricaturale da risultare funzionalmente spiazzante. Pierangelo Bertoli, non accreditato, appare nei panni di se stesso durante il concerto. Fotografia di Tonino Delli Colli.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare