Tom Miller (Tom Ewell), squattrinato e bisognoso talent scout, si rivolge al gangster Marty "Lardo" Murdock (Edmond O'Brien), che gli propone un accordo: lo libererà dai debiti se riuscirà a far diventare la fidanzata Jerri Jordan (Jayne Mansfield) una star. La ragazza, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di fare carriera nello spettacolo, al punto da fingersi stonata per evitare il successo. Dopo una serie di buffi equivoci, tra Miller e Jerri nascerà l'amore. Spassosa commedia musicale diretta da Frank Tashlin, che si destreggia egregiamente all'interno di un genere che nella metà degli anni Cinquanta stava conoscendo la sua maggior fortuna. Al centro della vicenda c'è la bionda esplosiva di turno, interpretata da Jayne Mansfield, e l'imbranato della situazione, incarnato dall'ottimo Tom Ewell, reduce dal successo planetario di Quando la moglie è in vacanza (1955); non siamo lontani per temi trattati, ma, mentre Billy Wilder poneva sotto la lente d'ingrandimento l'ambiguità e l'ipocrisia della società borghese, qui il nucleo centrale poggia completamente sui numeri musicali, abbassando le ambizioni e sfruttando il genere per il puro piacere dell'intrattenimento. Sebbene condito da qualche stereotipo fastidioso, ma essenziale per l'epoca, il film si ricorda anche per le comparsate di famose personalità dell'emergente panorama rock e blues, come Fats Domino, Julie London, Little Richard ed Eddie Cochran. Il senso della misura non è contemplato, ed ecco l'esplodere di colori, ritmi, musiche, vestiti sgargianti e automobili fiammanti: eccessivo e godibile. Sceneggiato da Tashlin con Herbert Baker.