Suddenly è una tipica cittadina di provincia americana, dove non succede mai niente di speciale e dove tutti si conoscono. Un giorno, però, viene annunciato che il Presidente degli Stati Uniti passerà proprio da lì: tre killer a pagamento, capeggiati da John Baron (Frank Sinatra), sono pronti ad approfittarne per attentare alla sua vita. Prenderanno in ostaggio lo sceriffo locale (Sterling Hayden) e una famiglia come tante, ma le cose andranno diversamente da come avevano preventivato. Interessante gangster-noir che fatica un po' a carburare ma, una volta che prende il giusto ritmo, tiene incollati alla poltrona fino alla fine. Funzionale e semplice la messinscena di Allen, più altalenante la sceneggiatura (scritta da Richard Sale): il ritratto della cittadina che viene scossa da un “evento” improvviso (Suddenly in inglese, non a caso, significa “improvvisamente), però, funziona a dovere e anche gli attori sono in ottima forma. Bella prova di Sinatra, in un ruolo di grande intensità, e solida performance di Hayden. La leggenda vuole che Lee Harvey Oswald abbia visionato questo film qualche giorno prima di sparare a John Fitzgerald Kennedy.