Gerry
Gerry
2002
Paesi
Usa, Argentina
Generi
Avventura, Drammatico
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Gus Van Sant
Attori
Matt Damon
Casey Affleck
Due giovani di nome Gerry (Matt Damon e Casey Affleck) peregrinano senza meta nello scenario metafisico, solitario e inquietante della Death Valley, tra conversazioni prive di reale finalità, momenti di totale abbandono e un senso di minaccia al quale non riescono a dare consistenza realistica. Il più laconico e minimalista dei film di Gus Van Sant (Will Hunting – Genio ribelle del 1997, Elephant del 2003), girato con la mente rivolta al cinema d'autore europeo più estremo, lontano dalle esigenze della spettacolarizzazione cinematografica. Il modello d'elezione è in questo caso il cineasta ungherese Béla Tarr, che Van Sant omaggia con lunghi piani-sequenza in steadycam che immortalano i dialoghi dei protagonisti come dentro a uno stadio del Purgatorio dantesco, in cui non c'è punto di partenza né tantomeno una concreta speranza nell'arrivo. Un film in cui ci si limita a parlare e a camminare, in cui le parole sono così inutili e dimenticabili da avere la stessa ordinaria valenza dei passi Un film in cui non succede nulla, ma dove è il paesaggio stesso, con tutta la sua potenza filosofica e immateriale, a porre gli interrogativi più profondi e ancestrali sulla natura dell'uomo e sul suo reale posto nel mondo. Un film ovviamente mal compreso, di una radicalità sofferta e mai gratuita, che costringe lo spettatore a un supremo sforzo, ma che viene ripagato enormemente, grazie all'immersione in un liquido amniotico e in un'atmosfera così scarnificata e originale da risultare merce rara nel cinema americano degli anni Duemila. Palpabili le cicatrici dell'11 settembre e i postumi dell'evento che cambiò la Storia a cavallo tra i due millenni.
Maximal Interjector
Browser non supportato.