In una sonnolenta cittadina della provincia americana, Enid (Thora Birch) e Rebecca (Scarlett Johansson) sono due adolescenti caustiche che, nell'estate post diploma, cercano inutilmente di sfuggire alla noia. Enid si affeziona all'introverso Seymour (Steve Buscemi), collezionista impacciato che ha in comune con lei l'atteggiamento disilluso verso l'umanità. Dopo Crumb (1994), documentario dedicato all'omonimo fumettista, Terry Zwigoff attinge ancora all'universo dei comics americani. Stavolta il regista adatta una celebre graphic novel di Daniel Clowes, uscita a puntate tra il 1993 e il 1997 e in volume nel ‘97. Sceneggiato da Zwigoff e dallo stesso Clowes, nasce con l'aura di cult già scolpita addosso, consolidata dalla presenza di Buscemi e delle ancora giovanissime Thora Birch e Scarlett Johansson. Come un giovane Holden al femminile, la disincantata Enid è un'antieroina sospesa nel difficile passaggio tra adolescenza ed età adulta in un mondo popolato di figurine grottesche. Zwigoff l'accompagna con grazia nel suo vuoto peregrinare, costruisce una densa iconografia adorabilmente pop e mette in scena un catalogo corrosivo di sketch che mettono a nudo la mediocrità umana, firmando quello che è probabilmente l'epitaffio tombale della Generazione X. Tra le numerose differenze rispetto al fumetto, la più significativa è l'aggiunta di Seymour, che assembla diversi personaggi creati da Clowes ed è un alter ego dello stesso regista.