Quando Miss Madrigal (Deborah Kerr) si presenta per il ruolo di governante per la giovane Laurel (Hayley Mills), non sa che la ragazza, dal carattere molto difficile, allontana le governanti a distanza settimanale, creando continuamente problemi. Tuttavia, Miss Madrigal, che sembra voler nascondere il suo passato, si rivede molto nella ragazza e accetta la sfida. Pellicola che alterna diversi registri, Il giardino di gesso dimostra ancora una volta l'eclettismo di Ronald Neame. La pellicola racconta del rapporto difficile tra un'adolescente complicata e una governante – buona prova di Deborah Kerr – coinvolta emotivamente e per questo desiderosa di aiutare la giovane a superare le sue difficoltà, oltre a voler nascondere un passato sempre più misterioso e intrigante. Neame dosa bene dramma e leggerezza, grazie a una sceneggiatura solida e gradevole, fluida e decisiva nel dar vita a un intrattenimento di discreta qualità, supportato da un cast di buon livello, in cui spicca Edith Evans nel ruolo della nonna di Laurel. Qualche cedimento retorico nel finale che si apre, in maniera un po' ovvia, verso una lieta riconciliazione, ma nel complesso è un lungometraggio ben confezionato e forte di diversi pregi.