Durante un'estate passata in Savoia, il diplomatico francese Jérôme (Jean-Claude Brialy) è spinto dalla scrittrice Aurora (Aurora Cornu) tra le braccia dell'adolescente Laura (Béatrice Romand) ma l'uomo è attratto da Claire (Laurence de Monaghan), disinibita sorellastra di Laura. Jérôme, in particolare, è ossessionato dalla volontà di accarezzare il ginocchio della bella ninfetta. Lievissimo e rigoroso, Il ginocchio di Claire è il più aereo e disteso dei "racconti morali": un'operetta naturalistica in cui al rigore della forma fa eco uno sguardo sulla fisicità dell'amore (contrapposto all'idealizzazione del sentimento) privo di ogni sottotesto morboso. Attraverso uno sguardo che sembra concedere una sorta di primitivo stupore, Rohmer realizza un ritratto impressionista che rivela il suo fascino soprattutto nella rappresentazione pittorica del paesaggio: il lago di Annecy, magnificamente fotografato da Néstor Almendros, diventa uno sfondo agreste su cui l'autore francese muove i personaggi con un pizzico di doverosa malizia. L'obiettivo della ricerca di Rohmer è esplorare il mondo degli incontri sentimentali, del desiderio, dei compromessi morali e degli equivoci fraintendimenti amorosi. Ricerca che compie sempre lasciandosi fuori da qualsiasi commozione o partecipazione emotiva. Un divertissement plasticamente sensuale, orchestrato con grazie e invidiabile spontaneità. Premio Louis Delluc e primo premio al Festival di San Sebastián.