I giorni del vino e delle rose
Days of Wine and Roses
1962
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
117 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Blake Edwards
Attori
Jack Lemmon
Lee Remick
Charles Bickford
Jack Klugman
Alan Hewitt
Joe (Jack Lemmon), affetto da una grave dipendenza dall'alcool, trascina la moglie Kirsten (Lee Remick), conosciuta sul posto di lavoro, in una spirale autodistruttiva. Quando nasce la loro bambina, però, i due decidono di mettere da parte la bottiglia: mentre Joe riesce nell'intento, Kirsten non ne vuole sapere.
Grandioso film di Blake Edwards, con Jack Lemmon e le partiture del premio Oscar Henry Mancini. Tutto sembra predisposto per una nuova brillante commedia che segua le orme di Colazione da Tiffany (1961), ma bastano poche sequenze per capire che ci stiamo muovendo in territori molto diversi: I giorni del vino e delle rose è un apologo drammatico a tutti gli effetti, che si propone di indagare a fondo l'animo umano e la sua schiavitù nei confronti della piaga dell'alcool. Sostenuto dalle ottime interpretazioni dei due protagonisti, Edwards mostra la vicenda, passo dopo passo, seguendo la coppia nella spirale autodistruttiva e inarrestabile in cui si ritrova intrappolata. Un'operazione struggente e straordinariamente coinvolgente, che segna probabilmente il vertice assoluto della carriera del regista americano: supportato dall'elegante bianco e nero di Philip H. Lathrop, che illumina con grande intensità i volti tormentati dei due protagonisti, il film rappresenta una delle più importanti opere di denuncia di un vizio che siano mai state prodotte dal cinema a stelle e strisce. Il finale, spietato e privo di speranza, è da brivido. Un solo Oscar vinto, per la miglior canzone originale (Days of Wine and Roses) firmata da Henry Mancini e Johnny Mercer. Il titolo deriva da un verso del poeta inglese Ernest Dowson («They are not long, the days of wine and roses»), scomparso a trentadue anni per abuso di alcool nel quartiere londinese di Catford.
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