Il giovane Karl Marx
Le jeune Karl Marx
2017
Paesi
Francia, Belgio, Germania
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
Raoul Peck
Attori
August Diehl
Stefan Konarske
Vicky Krieps
Olivier Gourmet
Hannah Steele
Europa, metà del Diciannovesimo secolo. In Inghilterra, Francia e Germania i lavoratori sono in fermento per protestare contro le durissime condizioni nelle fabbriche. Anche alcuni intellettuali partecipano alle lotte operaie, ma in Germania questo tipo di opposizione viene fortemente repressa. Il tedesco Karl Marx (August Diehl), a soli 26 anni, è costretto a rifugiarsi in esilio a Parigi per le sue idee rivoluzionarie.
A breve distanza dal documentario impegnato I Am Not Your Negro (2016), il regista haitiano Raoul Peck firma un ambizioso biopic che si concentra, come sottolineato fin dal titolo, sulla giovinezza di Karl Marx e, in particolare, sul suo rapporto d’amicizia e di collaborazione con Friedrich Engels. È un prodotto capace di incuriosire e interessare, che mostra dinamiche della vita di Marx poco trattate nei libri di storia: al centro c’è un’esistenza segnata da dubbi e sacrifici che hanno reso ancor più complessa la vita del personaggio raccontato. Con discreto coraggio ma senza essere supportato da una confezione altrettanto ammirevole, Peck racconta la formazione di un “pensiero” che sarebbe poi sfociato nel celebre Manifesto del Partito Comunista, concentrandosi sulla necessità di tali idee astratte di poter essere poi assimilate e utilizzate nella realtà concreta. La narrazione ha diversi momenti didascalici e il ritmo ha più di un calo lungo le quasi due ore di durata, ma si può comunque rimanere abbastanza soddisfatti da un prodotto che riesce comunque a risultare attuale e da diversi dialoghi che riescono a colpire nel segno. Alla sceneggiatura ha collaborato insieme a Raoul Peck il regista e sceneggiatore francese Pascal Bonitzer.
A breve distanza dal documentario impegnato I Am Not Your Negro (2016), il regista haitiano Raoul Peck firma un ambizioso biopic che si concentra, come sottolineato fin dal titolo, sulla giovinezza di Karl Marx e, in particolare, sul suo rapporto d’amicizia e di collaborazione con Friedrich Engels. È un prodotto capace di incuriosire e interessare, che mostra dinamiche della vita di Marx poco trattate nei libri di storia: al centro c’è un’esistenza segnata da dubbi e sacrifici che hanno reso ancor più complessa la vita del personaggio raccontato. Con discreto coraggio ma senza essere supportato da una confezione altrettanto ammirevole, Peck racconta la formazione di un “pensiero” che sarebbe poi sfociato nel celebre Manifesto del Partito Comunista, concentrandosi sulla necessità di tali idee astratte di poter essere poi assimilate e utilizzate nella realtà concreta. La narrazione ha diversi momenti didascalici e il ritmo ha più di un calo lungo le quasi due ore di durata, ma si può comunque rimanere abbastanza soddisfatti da un prodotto che riesce comunque a risultare attuale e da diversi dialoghi che riescono a colpire nel segno. Alla sceneggiatura ha collaborato insieme a Raoul Peck il regista e sceneggiatore francese Pascal Bonitzer.
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