Una gita scolastica
1983
Paese
Italia
Generi
Commedia, Sentimentale
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Pupi Avati
Attori
Carlo Delle Piane
Rossana Casale
Tiziana Pini
Lidia Broccolino
Cesare Barbetti
I ricordi dell'ottantenne Laura (Lidia Broccolino), che torna con la memoria agli inizi del Novecento: la gita scolastica da Bologna e Firenze, la passione per un compagno di classe, il sentimento non corrisposto del timido e riverente professor Balla (Carlo Delle Piane) per la bellissima collega Serena Stanzani (Tiziana Pini), insegnante di disegno in crisi matrimoniale.
Commedia agrodolce diretta da Pupi Avati, anche sceneggiatore con il fratello Antonio. Con il consueto stile dimesso e crepuscolare, il regista affronta un tema centrale nella sua poetica, la giovinezza perduta, e lo declina in una chiave quasi anacronistica utilizzando il tema del ricordo. La rievocazione di un evento (la gita a cui si riferisce il titolo) come riflessione sul Tempo, in un continuo intersecarsi tra memoria, lirismo, paesaggi da fiaba, canti melodici e sofferenze amorose: l'onestà di fondo è evidente, il tono nostalgico a tratti toccante, ma il ricorso forzato al romanzesco e il riferimento ai ricicli (storici e generazionali) tendono a inficiare il ritmo della narrazione, rendendo lo sviluppo troppo lento e dilatato. Cast in discreta forma, con menzione per il bravo Carlo Delle Piane. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini. Vincitore di cinque Nastri d'argento: regia, soggetto originale, attore protagonista, attrice esordiente (Lidia Broccolino), colonna sonora.
Commedia agrodolce diretta da Pupi Avati, anche sceneggiatore con il fratello Antonio. Con il consueto stile dimesso e crepuscolare, il regista affronta un tema centrale nella sua poetica, la giovinezza perduta, e lo declina in una chiave quasi anacronistica utilizzando il tema del ricordo. La rievocazione di un evento (la gita a cui si riferisce il titolo) come riflessione sul Tempo, in un continuo intersecarsi tra memoria, lirismo, paesaggi da fiaba, canti melodici e sofferenze amorose: l'onestà di fondo è evidente, il tono nostalgico a tratti toccante, ma il ricorso forzato al romanzesco e il riferimento ai ricicli (storici e generazionali) tendono a inficiare il ritmo della narrazione, rendendo lo sviluppo troppo lento e dilatato. Cast in discreta forma, con menzione per il bravo Carlo Delle Piane. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini. Vincitore di cinque Nastri d'argento: regia, soggetto originale, attore protagonista, attrice esordiente (Lidia Broccolino), colonna sonora.
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