In seguito a esperimenti nucleari francesi, le radiazioni modificano geneticamente le iguane di alcune sperdute isole dell'arcipelago polinesiano. Una di queste cresce fino ad assumere dimensioni colossali e, seguendo i banchi di pesci, giunge fino a New York seminando panico e distruzione.

Remake del celebre lungometraggio di Ishirō Honda del 1954, questa versione di Godzilla non riesce a essere all'altezza del suo predecessore, benché il successo al botteghino sembri testimoniare il contrario. Oltre a far sobbalzare sulla poltrona i fan più sfegatati, a causa di alcune sostanziali differenze rispetto al “dinosauro atomico” originale, il film appare scialbo e alquanto prevedibile nei suoi sviluppi: i cliché si sprecano e la sceneggiatura ha gli stessi guizzi di un encefalogramma piatto. Non mancano nemmeno le perplessità per l'eccessiva somiglianza dei cuccioli di Godzilla con i velociraptor di Jurassic Park (1993). A eccezione forse del solo Jean Reno, il cast è debole e male amalgamato. Emmerich tenta di creare un “Godzilla occidentalizzato” per il nostro pubblico ma il risultato finale purtroppo non lascia davvero nulla allo spettatore.