Maggie Velver (Kate Beckinsale), dopo aver scoperto il tradimento del marito (Jeremy Northam) con l'americana Charlotte (Uma Thurman), sposata in seconde nozze al padre vedovo (Nick Nolte), convince quest'ultimo a ritornare in America, impedendo la relazione adulterina del consorte. Patinata variazione cinematografica del romanzo (1904) di Henry James, è diretta col solito piglio laccato (e polveroso) dal californiano James Ivory, che lavora ancora una volta con il compagno Isamil Merchant (produttore) e la sceneggiatrice Ruth Prawer Jhabvala, suoi storici collaboratori. La sua visione dell'opera di James è limitata a un ammiccante gioco di scambio di coppie che presto lacera i suoi cordoni più possenti, impreziosita dalla bellezza di scene e costumi (con un notevole asterisco per la parte girata in Italia), elegante nel consueto formalismo tipico del suo autore. Alla lunga, però, tutto stanca con facilità; e non aiuta la durata dell'operazione (130 minuti). Nel reparto attoriale la coppia padre-figlia composta da Kate Beckinsale e Nick Nolte batte agevolmente quella degli amanti Uma Thurman e Jeremy Northan.