I ragazzini del quartiere di Goon Docks sono preoccupati: spietati imprenditori li costringeranno a trasferirsi altrove per costruire un campo da golf al posto delle loro abitazioni. Solo il tesoro del pirata Willy l'Orbo può salvare la situazione: i “Goonies” partiranno così alla sua ricerca, sfidando la temibile banda criminale Fratelli.

Soggetto di Steven Spielberg, sceneggiatura di Chris Columbus e regia di Richard Donner: il risultato non può che essere un classico dell'intrattenimento per famiglie, diventato un vero e proprio cult adolescenziale. L'avventura è la cifra stilistica del film che, tra pirati, pericolosi banditi, cunicoli segreti, last minute rescues e mostri dal cuore d'oro, mixa sapientemente tutti gli ingredienti tradizionali del genere. Ma I Goonies aggiunge anche ironia (soprattutto grazie al sarcastico Mouth, interpretato dalla teen star anni '80 Corey Feldman), citazioni cinefile (da 007, evocato dai gadget “fai da te” del giapponese Data, a E.T. – L'extra-terrestre del 1982) e un pizzico di sentimento. Una ricetta perfetta per un prodotto leggero ma di qualità, dall'intramontabile fascino casereccio. L'orrendo e maltrattato Sloth (John Matuszak) è entrato nella memoria collettiva: la sequenza in cui indossa la t-shirt di Superman è una simpatica autocitazione di Donner, regista del primo film sul supereroe in tutina rossa e blu, datato 1978. Un giovanissimo Josh Brolin è Brandon Walsh, fratello maggiore del protagonista Mikey (Sean Astin, il Sam della trilogia tolkeniana Il signore degli anelli). Colonna sonora tipicamente Eighties con contributi di Cindy Lauper e The Bangles.