La dottoressa Miranda Grey (Halle Berry) conduce una brillante carriera da psichiatra, arricchita da un matrimonio felice. In seguito a un incidente stradale, però, le cose cambiano: la donna si ritrova chiusa in una cella dell'ospedale psichiatrico per cui lavorava, accusata dell'omicidio del marito e incapace di ricordare alcunché.
Kassovitz abbandona i familiari lidi d'oltralpe per firmare il suo primo lungometraggio in terra americana: il risultato è un'inguardabile accozzaglia di horror psicologico misto thriller, con qualche spruzzata di occulto che contribuisce unicamente a confondere le acque. Purtroppo non si trova traccia del talento sfoggiato in precedenza dal regista, piegatosi qui ai più classici compromessi hollywoodiani. Gothika vuole strafare, aprendosi a numerose dinamiche senza riuscirne ad approfondire neanche una: il paranormale non spaventa, il thriller non emoziona e la componente psicologica non suggestiona. Troppi ingredienti per un ibrido mal orchestrato, in cui anche la prova di Halle Berry è a dir poco insufficiente.