Gozu
Gokudō kyōfu dai-gekijō: Gozu
2003
Paese
Giappone
Generi
Grottesco, Horror
Durata
129 min.
Formato
Colore
Regista
Takashi Miike
Attori
Yūta Sone
Shō Aikawa
Kimika Yoshino
Shōhei Hino
Renji Ishibashi
Dopo che lo yakuza Ozaki (Shō Aikawa) dà chiari segni di squilibrio mentale, il compagno Minami (Yūta Sone) viene incaricato di condurlo lontano ed eliminarlo. Durante il viaggio però, mentre sorgono in Minami i primi dubbi sul proprio compito, Ozaki scompare nel nulla. Messosi alla ricerca del compagno, Minami si imbatte in una serie di figure bizzarre e inquietanti in una dimensione in cui sogno e immaginazione si confondono. Pensato per il mercato del V-Cinema (in cui rientrano tutti i film giapponesi distribuiti direttamente in home-video) ma presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, è uno dei titoli migliori e più noti di Takashi Miike. Da una parte c'è chi lo ha visto come una divertente discesa nell'assurdo e nel nonsense, parodia e sovvertimento dello yakuza-eiga, dall'altra c'è chi ha preferito interpretarlo attraverso una lettura più seria, in chiave psicoanalitica, a partire dai numerosi simboli di cui è disseminato. In entrambi i casi, lo spettacolo si presenta spiazzante e senza compromessi, a conferma dello spirito estremo del regista giapponese. La confusione sessuale di cui il film è intriso viene sfruttata da Miike come trampolino di lancio per tuffarsi fra i territori dell'inconscio e del perverso (con echi dal cinema di David Lynch), all'insegna di una corporeità sfrenata che rompe ogni tabù fino a sfociare in puro surrealismo. Evidenti i riferimenti alla psicanalisi freudiana, sviluppati però in maniera personale entro i confini dell'horror e del grottesco, in un'atmosfera onirica e realmente weird.
Maximal Interjector
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