Durante un viaggio in treno, uno scrittore (Gregory Peck) conosce e s'innamora di una donna affascinante (Ava Gardner) che nasconde un segreto: è una giocatrice accanita e dipendente. Proverà ad aiutarla, ma il demone del tavolo verde coglierà anche lui tanto da portarlo sull'orlo del fallimento. Liberamente ispirato a Il giocatore di Fëdor Dostoevskij, Il grande peccatore si gioca tutte le sue carte portando sul grande schermo un vizio poco preso in considerazione dal cinema hollywoodiano di quegli anni. Lo spunto è degno di nota, ma oltre la tematica non c'è molto: Siodmak dirige senza sforzarsi troppo e, in alcuni casi, finisce per cadere in delle trappole sentimentali. La parabola del protagonista, da possibile salvatore a persona da salvare, è comunque coinvolgente, e Gregory Peck è l'attore giusto per il ruolo.