In seguito allo scioglimento della band punk dei Sex Pistols, il manager Malcom McLaren ne ripercorre le gesta e, stilando un folle vademecum di regole, stabilisce gli ingredienti necessari a creare da zero un successo musicale che prescinda dalle reali capacità tecniche degli elementi coinvolti. Marketing, immagine, impatto e follia: la grande truffa del rock and roll. Così come i Sex Pistols, meteora della storia del rock, simboleggiano tuttora una svolta totalmente irrazionale, inattesa ed epocale in ambito musicale e culturale avvenuta alla fine degli anni Settanta, così The Great Rock 'n' Roll Swindle traduce per immagini quella anarchica follia che accompagnò l'immagine e l'attitudine della stessa band. Julien Temple, autore anche della bizzarra sceneggiatura, si scatena creando un ingovernabile melting pot di filmati di repertorio, fiction e cartoon, che per voce di Malcom McLaren svelano la presunta grande beffa commerciale sottostante alla creazione della band. Un prodotto fieramente costruito a tavolino, con l'intento di scioccare il perbenismo british, che esula dal valore prettamente musicale. Film magmatico e indecifrabile, storto e affascinante anche se non di facile lettura, che sbatte in faccia il volto spigoloso di Sid Vicious, icona punk di lì a poco destinata a spegnersi velocemente, in bilico tra scherzo, documentario e sbilenco omaggio. Omonima colonna sonora pubblicata nel 1979 composta da diversi pezzi dei Sex Pistols, tra cui l'imprescindibile Anarchy in the U.K. e la celebre e oltraggiosa cover My Way.