Green Card – Matrimonio di convenienza
Green Card
1990
Paesi
Francia, Australia, Usa
Generi
Commedia, Drammatico, Sentimentale
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Weir
Attori
Gérard Depardieu
Andie MacDowell
Bebe Neuwirth
Gregg Edelman
Ethan Phillips
L'orticoltrice Brontë (Andie MacDowell) e il francese George (Gérard Depardieu) si sposano per puro interesse: lui ha bisogno della Green Card per rimanere negli Stati Uniti, lei vuole un appartamento affittabile solo a coppie sposate. La convivenza sarà tutt'altro che semplice.
Con ancora negli occhi L'attimo fuggente dell'anno precedente, le aspettative per il successivo (e ravvicinato) film di Peter Weir non potevano che essere alte. Purtroppo la pellicola, che pur parte con il piede giusto lasciando presagire piacevoli e divertenti sviluppi narrativi, si arena presto, banalizzata da una sceneggiatura debole e spesso scaduta nell'ovvietà dei malintesi. Nonostante le buone interpretazioni di Andie MacDowell e Gérard Depardieu (che per questo ruolo ha anche ottenuto un Golden Globe), Green Card – Matrimonio di convenienza resta una commedia a tratti piacevole ma incapace di distaccarsi dall'infinita (e spesso indistinta) produzione del genere, vittima di un testo eccessivamente stucchevole. Weir, che registicamente latita, è autore anche del soggetto e della sceneggiatura originale, nominata agli Oscar.
Con ancora negli occhi L'attimo fuggente dell'anno precedente, le aspettative per il successivo (e ravvicinato) film di Peter Weir non potevano che essere alte. Purtroppo la pellicola, che pur parte con il piede giusto lasciando presagire piacevoli e divertenti sviluppi narrativi, si arena presto, banalizzata da una sceneggiatura debole e spesso scaduta nell'ovvietà dei malintesi. Nonostante le buone interpretazioni di Andie MacDowell e Gérard Depardieu (che per questo ruolo ha anche ottenuto un Golden Globe), Green Card – Matrimonio di convenienza resta una commedia a tratti piacevole ma incapace di distaccarsi dall'infinita (e spesso indistinta) produzione del genere, vittima di un testo eccessivamente stucchevole. Weir, che registicamente latita, è autore anche del soggetto e della sceneggiatura originale, nominata agli Oscar.
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