Scampata all'incendio in cui il suo compagno ha perso la vita, Karen Davis (Sarah Michelle Gellar) viene ricoverata in ospedale in stato di shock ma di lì a poco muore in quello che sembra un tragico suicidio. Toccherà ora a sua sorella Aubrey (Amber Tamblyn), che nel frattempo è giunta in Giappone, fare i conti con la spietata maledizione di Kayako. Girato con la mano sinistra da un Takashi Shimizu sempre più svogliato — qui per la sesta volta alle prese con la maledizione di casa Saeki — è senz'altro il peggiore fra gli episodi della saga da lui diretti, ennesimo riciclo di una formula nata già traballante ai tempi del primo Ju-on (2000), spremuta al limite con il più celebre Ju-on: The Grudge (2002) ed esauritasi definitivamente con la successiva trasferta americana. Inutile cercare di dare un senso logico allo sfrenato susseguirsi di apparizioni che costellano questa ridicola giostra di spaventi, piena di effettacci e priva di tensione, pasticciata da ben tre diverse linee narrative e affossata da un costante senso di ridicolo involontario. Seguito da The Grudge 3 (2009) di Toby Wilkins.