Gruppo di famiglia in un interno
1974
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
126 min.
Formato
Colore
Regista
Luchino Visconti
Attori
Burt Lancaster
Helmut Berger
Silvana Mangano
Claudia Marsani
Stefano Patrizi
Elvira Cortese
Romolo Valli
Claudia Cardinale
Dominique Sanda
Umberto Raho
Anziano professore americano (Burt Lancaster) alla fine dei suoi giorni, ritiratosi in un lussuoso appartamento a Roma, si vede costretto a compilare un disincantato bilancio esistenziale quando la quiete della sua vita dedicata all'arte è turbata dall'arrivo della marchesa Brumonti (Silvana Mangano), di Konrad (Helmut Berger), amante bello e dannato, della figlia Lietta (Claudia Marsani) e del suo compagno Stefano (Stefano Patrizi).
Penultimo film di Luchino Visconti, gravemente malato dopo essere stato colpito da un ictus improvviso, Gruppo di famiglia in un interno rappresenta la volontà del regista milanese di affrontare, seppur in modo tangenziale, la contemporaneità e i cambiamenti socio-culturali dei primi anni '70, esponendo il proprio pensiero disilluso e pessimista senza ricorrere a nessun filtro letterario. Sulla base di un ideale arcaico secondo cui il prezzo del progresso è la distruzione, Visconti mette in scena un opprimente dramma da camera in cui proietta la sua incapacità di adeguarsi alla modernità sul protagonista, un uomo alla ricerca del tempo perduto che incarna un nobile passato destinato ad estinguersi per lasciare il posto ad una generazione (quella post-sessantottina) segnata dalla libertà dei costumi sessuali, dalla volgarità della parola, dalla violenza fisica e verbale. Gravato da un sottotesto ideologico ribadito con programmatica perseveranza, che unisce intellettualismo di sinistra e critica alla decadenza della borghesia nella società capitalistica, il film rimane uno studio di caratteri condotto con consumata maestria, impreziosito dalle eccezionali scenografie di Mario Garbuglia. Nella colonna sonora Mozart, Iva Zanicchi e Caterina Caselli. Piccolissime parti per Claudia Cardinale e Dominique Sanda, che nei flashback interpretano rispettivamente la moglie e la madre del professore. Doppiaggio italiano non all'altezza. In dvd circola un'edizione di 116 minuti.
Penultimo film di Luchino Visconti, gravemente malato dopo essere stato colpito da un ictus improvviso, Gruppo di famiglia in un interno rappresenta la volontà del regista milanese di affrontare, seppur in modo tangenziale, la contemporaneità e i cambiamenti socio-culturali dei primi anni '70, esponendo il proprio pensiero disilluso e pessimista senza ricorrere a nessun filtro letterario. Sulla base di un ideale arcaico secondo cui il prezzo del progresso è la distruzione, Visconti mette in scena un opprimente dramma da camera in cui proietta la sua incapacità di adeguarsi alla modernità sul protagonista, un uomo alla ricerca del tempo perduto che incarna un nobile passato destinato ad estinguersi per lasciare il posto ad una generazione (quella post-sessantottina) segnata dalla libertà dei costumi sessuali, dalla volgarità della parola, dalla violenza fisica e verbale. Gravato da un sottotesto ideologico ribadito con programmatica perseveranza, che unisce intellettualismo di sinistra e critica alla decadenza della borghesia nella società capitalistica, il film rimane uno studio di caratteri condotto con consumata maestria, impreziosito dalle eccezionali scenografie di Mario Garbuglia. Nella colonna sonora Mozart, Iva Zanicchi e Caterina Caselli. Piccolissime parti per Claudia Cardinale e Dominique Sanda, che nei flashback interpretano rispettivamente la moglie e la madre del professore. Doppiaggio italiano non all'altezza. In dvd circola un'edizione di 116 minuti.
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