Un meteorite cade sulla Terra nei pressi di una cittadina della California. Si tratta, in realtà, di un disco volante inviato dai marziani che si preparano a invadere il pianeta: gli alieni distruggono tutto quello che entra nel loro raggio d'azione, senza alcuna pietà. Sarà grazie al dottor Forrester (Gene Barry) che si scoprirà come l'unica cosa capace di annientare gli invasori siano dei batteri terrestri. Prima trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di H.G Wells, divenuto celebre grazie allo scherzo radiofonico di Orson Welles che raccontò la storia in forma di cronaca, facendo credere a gran parte degli ascoltatori che stesse effettivamente avvenendo un'invasione aliena. La metafora politica (con i suoi richiami tutt'altro che velati alla guerra fredda) è evidente, così come l'intenzione di confezionare un prodotto di fantascienza maturo, capace di andare oltre il mero intrattenimento e le suggestioni degli effetti speciali. Il risultato oggi può sembrare piuttosto schematico da un punto di vista ideologico, ma non ha perso efficacia sul versante cinematografico: la costruzione visiva rimane suggestiva e potente, spiazzante per come sa essere al contempo realistica e fantasiosa, inquietante e memorabile. Oscar ai migliori effetti speciali. Un grande classico del genere che ha dato vita a numerosi epigoni. Dal romanzo di Wells è stato tratto anche l'omonimo La guerra dei mondi (2005) di Steven Spielberg.