Russia, durante le guerre napoleoniche. L'ufficiale vedovo Andrej Bolkonskij (Mel Ferrer) s'innamora a tal punto della giovane Nataša (Audrey Hepburn) da volerla sposare. Il fidanzamento però è destinato a interrompersi: la ragazza è infatuata di un altro uomo (Vittorio Gassman) e Andrej decide di troncare la loro relazione. Il destino li farà riavvicinare tempo dopo, a Mosca, mentre la città è in fiamme, ma soltanto per poco tempo. Megaproduzione firmata da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, girata a Cinecittà, che prende ispirazione dal celebre romanzo di Lev Tolstoj. I tantissimi sceneggiatori (tra cui Mario Camerini) hanno semplificato il materiale di partenza, finendo però per superficializzarlo e dare vita a un polpettone senza brio e totalmente incapace di emozionare. King Vidor, al suo penultimo lungometraggio, si limita a timbrare il cartellino e dirige senza impegnarsi. Anche i tanti nomi importanti del cast appaiono spaesati e mal diretti. Mario Soldati diresse alcune sequenze (quelle di battaglia, in particolare).