Il giovane professore Dan Dunne (Ryan Gosling) insegna storia e fa l'allenatore di basket in una piccola scuola di periferia. Tra i suoi allievi, Drey (Shareeka Epps), una dodicenne sveglia e curiosa con la quale il professore stringe un forte rapporto. Dopo due corti e due documentari, il regista Ryan Fleck, per il suo primo lungometraggio di finzione, decide di portare sul grande schermo un storia di amicizia e di tossicodipendenza, con la confezione di un film indipendente che può permettersi di osare, sperimentare e risultare spesso vincente. Fiore all'occhiello della pellicola è Ryan Gosling che regala una prova intensa nei panni di un professore rivoluzionario, un uomo che ama la domanda più della risposta, che si fa amare dai suoi allievi, ma che vive un'esistenza scissa tra la scuola e la sua vita privata, fragile e riempita da sostanze stupefacenti. Due anime sole e solitarie, la sua e quella della giovane Drey (apprezzabile anche la prova offerta da Shareeka Epps), che si affiancano e si tengono testa, regalando emozioni. Il risultato è coinvolgente, seppur non privo di pecche a causa di dinamiche narrative che sanno troppo di già visto e di qualche ingenuità stilistica che si poteva evitare. Però, ci si può ampiamente accontentare, anche tenendo conto che si tratta di un'opera prima.