Hanezu
Hanezu no tsuki
2011
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
91 min.
Formato
Colore
Regista
Naomi Kawase
Attori
Tōta Komizu
Hako Ohshima
Tetsuya Akikawa
Kirin Kiki
Villaggio di Asuka, prefettura di Nara. La giovane Kayoko (Hako Ohshima), compagna di Tetsuya (Tetsuya Akikawa), si innamora di un altro uomo (Tōta Komizu) mettendo in crisi la sua relazione. Attorno a loro aleggia come un mantra una famosa leggenda locale, che narra dell’antico conflitto tra il monte Kagu e il monte Miminashi per l’amore del monte Unebi. Giunta al suo sesto lungometraggio di fiction, la giapponese Naomi Kawase si cimenta per la prima volta con una sceneggiatura non originale — il film è basato sull’omonimo romanzo di Masako Bando — e dirige una pellicola maldestra e ambiziosa che, attraverso le pieghe di un triangolo amoroso, cerca di riflettere su passato e presente, mito e memoria, destino e ciclicità della vita, arrivando addirittura a coinvolgere l’origine della civiltà giapponese. Asfissiato da un didascalismo pedante che sottolinea più e più volte ogni simbolo e ogni metafora, tutto nell'opera della Kawase appare costruito e pilotato, in altre parole asservito allo sguardo autoreferenziale di una regista che qui, come mai prima d’ora, ripete in maniera automatica temi e suggestioni del suo cinema precedente. In un contesto così asfittico, il gioco di specchi potenzialmente interessante che si crea fra mondo naturale, spiriti e personaggi in carne e ossa non si rivela che l’ennesimo aspetto irrisolto di una pellicola che mette troppa carne al fuoco, finendo per risultare indigesta. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2011.
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