Vedovo, in pensione e appena sfrattato, l'ex insegnante Harry (Art Carney) abbandona New York e, in compagnia del gatto Tonto, gira per gli Stati Uniti riscoprendo il gusto del viaggio e visitando per brevi periodi i figli, sparsi per il Paese. Alla morte del caro animale, decide di tornare a insegnare. Paul Mazursky dirige una lieve, dolce commedia on the road che funziona grazie alla consueta raffinatezza del suo stile. Divertente e malinconico quanto basta, Harry e Tonto è uno di quei film che risollevano il morale e restituiscono fiducia all'umanità, per quel poco che può competere al cinema. Nulla di straordinario, anzi, ma avercene di materiale così: un po' prolisso ma capace di toccare corde emotive profondissime. Art Carney vinse l'Oscar come miglior attore protagonista: il ritratto di Harry, grazie alla sua notevole interpretazione, non può lasciare indifferenti. E lui è in grado di restituirgli vigore, tenerezza e credibilità. Una performance da manuale.