Viktoria (Valentina Cortese), profuga polacca, si sostituisce a Karin, una sua compagna di prigionia che ha perso la vita: prende la sua identità e arriva a San Francisco. Qui sposa il tutore (Richard Basehart) del figlio di Karin, ma le cose andranno in maniera molto diversa rispetto a quanto sperava. Nello stesso anno di Ultimatum alla Terra, Robert Wise firma anche questo inquietante giallo-thriller, capace di intrattenere al punto giusto e forte di una notevole suspense iniziale. Il regista sa il fatto suo, è efficace nei tempi di montaggio e punta su uno stile (quasi) invisibile che lascia ampio spazio all'approfondimento dei personaggi. Il risultato funziona, seppur ci sia un sentore di già visto (molti i riferimenti ai film di Alfred Hitchock degli anni Quaranta) e un netto calo con l'approssimarsi della conclusione. Notevole, in ogni caso, la fotografia in bianco e nero di Lucien Ballard. Ispirato a un romanzo di Dana Lyon.