Storia di Jimmy Hoffa (Jack Nicholson), controverso sindacalista americano, conosciuto anche per i suoi legami con la malavita, scomparso misteriosamente nel 1975. Scegliendo di rapportarsi con una delle vicende più oscure della storia americana, Danny DeVito si prende un bel rischio, ritagliando per se la parte di Bobby Ciaro, personaggio fittizio che vorrebbe riassumere le caratteristiche di molti amici e tirapiedi di Hoffa realmente esistiti. Appassionato ed evidentemente interessato a restituire una ricostruzione storica accurata, il regista si fa però un po' prendere la mano dal carisma del personaggio, ben interpretato da Jack Nicholson, prendendo la strada della celebrazione di una figura assai controversa, per cui sarebbe stata più opportuna un'indagine obiettiva. Persino il finale è plausibile, ma non comprovato dalla cronaca (il cadavere di Hoffa non fu mai ritrovato). Non aiuta la durata, piuttosto eccessiva. Ispirato alle stesse vicende, benché non le citi direttamente, è anche F.I.S.T (1978) di Norman Jewison, con Sylvester Stallone nei panni di Johnny Kovak, alter ego di Hoffa.