Sarah (Seána Kerslake) è una giovane donna che, insieme al figlio Chris (James Quinn Markey), sta provando a costruirsi una nuova vita ai margini di una piccola cittadina rurale. Poco dopo il trasloco, però, Chris inizia a manifestare alcuni inquietanti cambiamenti. Isolata e impaurita dalla presenza di un’enorme buca nella foresta e dai suoi misteriosi vicini, Sarah entra in una spirale paranoica sempre più ossessiva: cosa si cela dietro agli strani atteggiamenti del suo bambino?
Horror dagli echi e dalle atmosfere materne, Hole - L’abisso spreme senza troppo nerbo tutti gli elementi ricorrenti di questo prolifico filone del genere, affidandosi a una protagonista dalle fattezze tutt’altro che mature: una giovane donna dall’aspetto quasi adolescenziale, le cui sembianze amplificano la sensazione di prossimità al figlio che sprofonderà insieme a lei in un vortice di paura e orrore. Quest’elemento di fascino è però in gran parte disperso da un andamento narrativo che non riesce a capitalizzare la doppiezza e l’intima ambiguità della relazione madre-figlio, assestandosi su binari e trovate prevedibili. Sufficiente nelle interpretazioni (nel cast attori irlandesi e finlandesi, in virtù delle co-produzioni dei rispettivi paesi), ma deficitario nel gestire il climax della tensione, il film di Lee Cronin, promosso come il nuovo Babadook (2014), appare inferiore rispetto alle suggestioni evocate dal film dell’australiana Jennifer Kent. Presentato al Sundance Film Festival 2019.
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