Bob Gold (Joe Mantegna), poliziotto della squadra omicidi piuttosto in crisi, inizia a indagare sulla morte di una anziana signora di origine ebrea e si ritrova a fronteggiare un gruppo di sionisti radicali. La natura dei suoi avversari lo porta a guardare alle sue radici ebraiche e a chiedersi se queste non influiscano sul suo lavoro. David Mamet, uomo di teatro e drammaturgo prima di approdare alla regia cinematografica, scrive e dirige un noir intimista, che frustra la voglia di azione, magari violenta, dello spettatore per concentrarsi sulla crisi personale del suo protagonista, sul senso di inadeguatezza e sul bisogno di sentire appartenenza, in questo caso etnica, così forte nella società multiculturale americana. Scolastico nella direzione e poco spettacolare, Homicide resta un prodotto medio anche a livello di script, non rappresentando certo una vetta nella pluripremiata carriera da sceneggiatore di Mamet. William H. Macy è Tim Sullivan. Presentato in concorso al Festival di Cannes.