Il concorso
Misbehaviour
2020
Paesi
Gran Bretagna, Francia
Generi
Commedia, Drammatico, Storico
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Philippa Lowthorpe
Attori
Keira Knightley
Gugu Mbatha-Raw
Jessie Buckley
Keeley Hawes
Phyllis Logan
Lesley Manville
Rhys Ifans
Greg Kinnear
Londra, 1970. L'attivista per i diritti delle donne Sally Alexander (Keira Knightley) si trova coinvolta dal circo mediatico scatenato dal concorso di Miss Mondo, che Sally disapprova e che ben presto decide di osteggiare in prima persona attraverso picchetti, manifestazioni di dissenso e proteste di vario genere.
È un’importante e bellissima storia vera quella che viene messa in scena ne Il concorso, brutto titolo italiano di Misbehaviour. L’accostamento tra il concorso di Miss Mondo in un’edizione storica e la nascita del movimento femminista crea un cortocircuito di grande interesse (anche per i collegamenti tra i temi razziali e i diritti delle donne), che trova il suo apice nell’umiliazione pubblica fatta a Bob Hope, tra i presentatori dell’evento e da sempre comico che amava fare battute a sfondo maschilista. Quando il film di Philippa Lowthorpe (regista che aveva firmato alcuni episodi di The Crown) si attiene a raccontare la cronaca dei fatti (o quasi) centra bene il bersaglio, perché ciò che colpisce e che basta allo spettatore è proprio conoscere o riscoprire questa vicenda; quando invece la sceneggiatura cerca di scavare in maniera forzata nella psicologia delle protagoniste calcando la mano sulla retorica e sui collegamenti con l’attualità, invece, risulta molto meno sincero e spontaneo. La confezione è dignitosa e il ritmo abbastanza godibile, ma non tutti i passaggi appaiono credibili al punto giusto e molte battute sembrano create apposta per trovare la frase ad effetto o il messaggio tendenzioso da trasmettere allo spettatore. Il risultato, così, è un film che convince a metà, in cui (emotivamente parlando) funzionano bene gli sguardi in macchina finali delle vere protagoniste della vicenda, ma in cui il cast non è al suo meglio e molte interpretazioni (tra cui quella di Kinnear nei panni di Bob Hope) risultano fin troppo macchiettistiche.
È un’importante e bellissima storia vera quella che viene messa in scena ne Il concorso, brutto titolo italiano di Misbehaviour. L’accostamento tra il concorso di Miss Mondo in un’edizione storica e la nascita del movimento femminista crea un cortocircuito di grande interesse (anche per i collegamenti tra i temi razziali e i diritti delle donne), che trova il suo apice nell’umiliazione pubblica fatta a Bob Hope, tra i presentatori dell’evento e da sempre comico che amava fare battute a sfondo maschilista. Quando il film di Philippa Lowthorpe (regista che aveva firmato alcuni episodi di The Crown) si attiene a raccontare la cronaca dei fatti (o quasi) centra bene il bersaglio, perché ciò che colpisce e che basta allo spettatore è proprio conoscere o riscoprire questa vicenda; quando invece la sceneggiatura cerca di scavare in maniera forzata nella psicologia delle protagoniste calcando la mano sulla retorica e sui collegamenti con l’attualità, invece, risulta molto meno sincero e spontaneo. La confezione è dignitosa e il ritmo abbastanza godibile, ma non tutti i passaggi appaiono credibili al punto giusto e molte battute sembrano create apposta per trovare la frase ad effetto o il messaggio tendenzioso da trasmettere allo spettatore. Il risultato, così, è un film che convince a metà, in cui (emotivamente parlando) funzionano bene gli sguardi in macchina finali delle vere protagoniste della vicenda, ma in cui il cast non è al suo meglio e molte interpretazioni (tra cui quella di Kinnear nei panni di Bob Hope) risultano fin troppo macchiettistiche.
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