Il drago di mio padre
My Father's Dragon
2022
Netflix
Paesi
Irlanda, Usa
Genere
Animazione
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Nora Twomey
Costretti a chiudere il loro negozio di dolciumi, Dela e suo figlio Elmer si trasferiscono nella grigia e caotica città di Nevergreen, dove pianificano di aprire una nuova attività. Ma quando si rende conto che la madre gli ha nascosto la reale gravità delle circostanze in cui si trovano, Elmer fugge, non immaginandosi che di lì a poco si ritroverà alla ricerca di un drago su un’isola piena di insidie.
Cinque anni dopo I racconti di Parvana – The Breadwinner (2017), candidato al premio Oscar per il miglior film d’animazione, la regista irlandese Nora Twomey torna con una storia di crescita, amicizia ed empatia rivolta prevalentemente ai più piccoli ma gradevole per ogni fascia d’età. Tratto dall’omonimo classico della letteratura per ragazzi del 1948, Il drago di mio padre è un’ulteriore conferma che il fascino dell’animazione bidimensionale è intramontabile. Pur non essendo stati realizzati con le tecniche disneyane contemporanee che permettono di ottenere degli straordinari effetti fotorealistici, i personaggi sono dotati di una sorprendente espressività: ogni emozione è efficacemente veicolata attraverso piccoli e fluidi movimenti degli occhi, delle palpebre e delle labbra. Anche il trionfo di colori dell’Isola Selvaggia è una vista appagante, così come l’effetto pennello che caratterizza alcuni dettagli. Per il resto, tuttavia, il film si discosta dallo splendore che la Cartoon Studios ha raggiunto con The Secret of Kells (2009) e La canzone del mare (2014): nonostante sia apprezzabile l’intento di non forgiare dei veri e propri antagonisti (ogni personaggio è mosso dal desiderio di proteggere qualcosa a cui tiene), la narrazione sembra non riuscire a percorrere fino in fondo le varie direzioni in cui si dirama e l’allegoria su cui si regge non le conferisce la profondità voluta.
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