In nome del popolo italiano
1971
Paese
Italia
Generi
Commedia, Grottesco
Durata
99 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Dino Risi
Attori
Ugo Tognazzi
Vittorio Gassman
Ely Galleani
Yvonne Furneaux
Pietro Tordi
Simonetta Stefanelli
Franco Angrisano
Il giudice Mariano Bonifazi (Ugo Tognazzi) indaga sulla morte prematura per overdose della giovane Silvana Lazzorini (Ely Galleani). Nel corso delle indagini, emerge un legame tra la vittima e l'industriale Lorenzo Santenocito (Vittorio Gassman), che Bonifazi cercherà in tutti i modi di incriminare.
Age & Scarpelli scrivono per Dino Risi una sceneggiatura di prim'ordine, capace attraverso l'ormai sottilissimo velo della commedia di fotografare al meglio un paese alle prese con un degrado morale inarrestabile. Gli autori sono tra i primi a capire che la forbice ideologica che ha sempre contrapposto le guardie ai ladri si stava gradatamente chiudendo; Tognazzi e Gassman, per l'ennesima volta insieme, prestano il volto a due personaggi simbolo di un paese ormai economicamente agiato, ma sprofondato nei meandri dell'inquinamento non solo morale (gran parte delle scene hanno come fondali dei paesaggi contaminati e desolanti). Il messaggio è forte e chiaro: anche l'integerrimo uomo di principio è costretto a piegarsi per raggiungere i propri obiettivi, persino gli uomini di legge ne sono coinvolti. Una lettura visionaria, grottesca e per certi versi profetica, quadro di un'abiezione inarrestabile e destinata a diventare consuetudine. Una commedia amarissima, tra le più toccanti del periodo, interpretata alla grande e con dei dialoghi ben scritti. Da vedere e rivedere.
Age & Scarpelli scrivono per Dino Risi una sceneggiatura di prim'ordine, capace attraverso l'ormai sottilissimo velo della commedia di fotografare al meglio un paese alle prese con un degrado morale inarrestabile. Gli autori sono tra i primi a capire che la forbice ideologica che ha sempre contrapposto le guardie ai ladri si stava gradatamente chiudendo; Tognazzi e Gassman, per l'ennesima volta insieme, prestano il volto a due personaggi simbolo di un paese ormai economicamente agiato, ma sprofondato nei meandri dell'inquinamento non solo morale (gran parte delle scene hanno come fondali dei paesaggi contaminati e desolanti). Il messaggio è forte e chiaro: anche l'integerrimo uomo di principio è costretto a piegarsi per raggiungere i propri obiettivi, persino gli uomini di legge ne sono coinvolti. Una lettura visionaria, grottesca e per certi versi profetica, quadro di un'abiezione inarrestabile e destinata a diventare consuetudine. Una commedia amarissima, tra le più toccanti del periodo, interpretata alla grande e con dei dialoghi ben scritti. Da vedere e rivedere.
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