In questo mondo libero...
It's a Free World
2007
Paesi
Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna, Polonia
Genere
Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Ken Loach
Attori
Kierston Wareing
Juliet Ellis
Leslaw Zurek
Joe Siffleet
Colin Coughlin
Maggie Russell
Raymond Mearns
Angie (Kierston Wareing), che lavora presso un'agenzia di collocamento, è una donna appariscente e sicura di sé. Quando viene licenziata decide di aprire un'attività in proprio finalizzata all'inserimento degli immigrati nel mondo del lavoro. I risultati, però, saranno amari.
Tra i più sottostimati lavori di Loach, In questo mondo libero... è invece un film tragicamente moderno, che si appropria idealmente della prossemica-tipo delle pellicole del suo autore (Inghilterra sullo sfondo, lavoratori insoddisfatti, ambizioni pronte a ritorcersi contro chi le sogna). A farla da padrona, qui, è la rabbia della protagonista, una bambolona sfatta e ambiziosa – nei termini concessi e permessi dal contesto sociale in cui vive – pronta a tutto, e destinata a veder fallire l'ultimo anelito minimamente capitalista della sua intera esistenza, vittima di una fagocitazione autoindotta che non (le) lascia scampo. Kierston Wareing è magistrale, e riesce a far sì che non le si stacchino gli occhi di dosso: una ricca performance, la sua, in cui la perfetta pertinenza fisica si unisce a un talento strabordante, scomodo, imponente, aderentissimo alla vicenda raccontata. Il suo corpo testimonia che la libertà non sempre fa rima con slancio verso l'alto. Un tour de force attoriale dirompente e scintillante, che avrebbe meritato più attenzione, come il film stesso, del resto.
Tra i più sottostimati lavori di Loach, In questo mondo libero... è invece un film tragicamente moderno, che si appropria idealmente della prossemica-tipo delle pellicole del suo autore (Inghilterra sullo sfondo, lavoratori insoddisfatti, ambizioni pronte a ritorcersi contro chi le sogna). A farla da padrona, qui, è la rabbia della protagonista, una bambolona sfatta e ambiziosa – nei termini concessi e permessi dal contesto sociale in cui vive – pronta a tutto, e destinata a veder fallire l'ultimo anelito minimamente capitalista della sua intera esistenza, vittima di una fagocitazione autoindotta che non (le) lascia scampo. Kierston Wareing è magistrale, e riesce a far sì che non le si stacchino gli occhi di dosso: una ricca performance, la sua, in cui la perfetta pertinenza fisica si unisce a un talento strabordante, scomodo, imponente, aderentissimo alla vicenda raccontata. Il suo corpo testimonia che la libertà non sempre fa rima con slancio verso l'alto. Un tour de force attoriale dirompente e scintillante, che avrebbe meritato più attenzione, come il film stesso, del resto.
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