In forza a Scotland Yard, l'ispettore Morgan (Stanley Baker) viene messo a indagare su un caso apparentemente semplice: una telefonata anonima ha avvisato della presenza del pittore Jan-Van Rooyer (Hardy Krüger) nell'appartamento di Jacqueline Cousteau (Micheline Presle), il cui cadavere viene trovato accanto all'uomo in possesso di mille sterline. Morgan interroga a lungo il giovane, nonostante i superiori gli intimino di chiudere in fretta il caso. Disobbedendo alle direttive, scoprirà una verità ben diversa dalle apparenze. Si perdona volentieri l'inverosimiglianza della vicenda a questo giallo sui generis in cui Joseph Losey riprende e mette a punto temi, spunti e tecniche tipici del suo cinema. La struttura a incastro ricca di flashback è lo strumento con il quale un giallo "teorico" e destrutturato si trasforma in un interessante thriller psicologico che indaga tanto nella personalità dell'imputato quanto nelle fissazioni dell'inquirente. È così inevitabile che alle fine i due uniscano le forze contro un sistema complice dei potenti, verso il quale si può rispondere solo con l'insubordinazione. Questa chiarezza ideologica, che sottolinea la necessità di schierarsi anche per lo spettatore, fa passare in secondo piano alcune incongruenze narrative. Ottima prova di Stanley Baker e splendido bianconero di Christopher Challis.