Un giudice di provincia (Jacques Brel) indaga su alcuni poliziotti che hanno interrogato un testimone con tale foga da arrivare ad ucciderlo. La vedova chiede giustizia e il giudice si accorge presto che i sospetti contro i tre tutori dell'ordine sono più che fondati. Da un fatto di cronaca raccontato in un libro di Jean Laborde, un film che parte da premesse forti e interessanti: la corruzione, l'occultamento delle prove, la violenza insita nel corpo di polizia. Marcel Carné, ormai a fine carriera, racconta con audacia e coraggio una storia non semplice, ma finisce spesso per gettare alle ortiche i buoni spunti contenutistici a causa di una resa grossolana che di cinematografico ha ben poco. Piuttosto macchinoso e poco fluido nella narrazione, è un film che sa bene cosa dire, ma non riesce a dirlo nel modo giusto. Un'occasione sprecata, in cui l'incandescente materiale di base non ha trovato sul grande schermo il giusto respiro. Fotografia di Jean Badal.