Mister Holland (Alec Guinness), grigio impiegato londinese, da anni sorveglia i carichi d'oro che arrivano nella banca presso cui lavora. Quando viene a sapere che presto sarà assegnato a nuova mansione, escogita una rapina; per realizzarla, si fa aiutare dall'amico Pendlebury (Stanley Holloway). L'idea è trasformare i lingotti in statuette della Tour Eiffel e trasportarli in Francia. Notevole commedia dall'inconfondibile humour british, aperta da un flashforward e sviluppata con grande cura formale. Charles Crichton, specializzato nel settore, costruisce una delle pietre miliari del cinema inglese degli anni Cinquanta; tanto che la pellicola è stata inserita dal British Film Institute nella lista dei migliori cento lungometraggi britannici del XX secolo, al diciassettesimo posto. Strutturato sullo stereotipo dell'impiegato incolore, il film al contempo ne offre una rilettura a contrasto, con battute al fulmicotone servite dall'arte impeccabile (e dall'accento inconfondibile) di sir Alec Guinness. Il ritmo procede per sequenze irresistibili e accumula una gustosa tensione da heist movie, con tanto di finale carico di suspense. In una delle prime scene appare anche una giovane Audrey Hepburn (Chiquita), che pronuncia una sola battuta. Oscar alla sceneggiatura originale di T.E.B. Clarke. Presentato in concorso alla 12ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.