Alcuni esseri umani assetati di sangue, figli di una fuga di radiazioni atomiche, seminano morte per le strade, contagiando la popolazione. Il maggiore Holmes (Francisco Rabal) e il giornalista Dean Miller (Hugo Stiglitz) cercano disperatamente di salvare le proprie vite e di contrastare l'invasione. Umberto Lenzi, in piena vena sperimentale, dà vita a un aberrante B-movie, ibrido tra fantascienza, horror e azione, in cui dissemina violenza e splatter per mano di agilissimi zombie/vampiri (versione mutata e grottesca dei malviventi mafiosi che popolano i noti polizieschi del regista). Una sceneggiatura ridotta all'osso, nudi femminili totalmente gratuiti, scene tra il comico involontario e l'assurdo: il cliché della lotta senza quartiere tra i vivi e le creature mostruose, mutuato dal celebre Zombi di George A. Romero (1978), ma qui scevro di qualsiasi sottotraccia sociale, è una distorta e inefficace metafora della paura del nucleare e delle sue conseguenze sulla vita degli individui. Forse il mondo si salverà dall'olocausto atomico; difficilmente lo spettatore potrà salvarsi dal capitolare di fronte alla visione di tale pasticcio. Pellicola omaggiata da Robert Rodriguez, che recupera alcuni elementi della trama per il suo Planet Terror (2007). Curiosa l'ambientazione finale in un luna park. Colonna sonora di Stelvio Cipriani.