Il 2 luglio 1996 i cieli della Terra sono oscurati da migliaia di astronavi extraterrestri: è l'inizio di una ostile invasione aliena. Sullo sfondo dell'imminente distruzione del pianeta, si intrecciano le vicende del presidente degli Stati Uniti Thomas J. Whitmore (Bill Pullman), del capitano dell'aviazione Steven Hiller (Will Smith) e dell'informatico David Levinson (Jeff Goldblum). I loro destini convergeranno verso lo scontro decisivo con gli alieni.

Con un budget stimato di 75 milioni di dollari, Independence Day rappresenta uno dei maggiori successi commerciali di Emmerich. Evidenti i richiami a H.G. Wells e, in generale, alle pellicole sci-fi degli anni '50, aggiornati alla contemporaneità grazie a uno script poco impegnato e relativamente semplice, infarcito di quella giusta dose di ironia che il simpatico Will Smith riesce a veicolare con naturalezza. Tanto buonismo e tanta distruzione, con gli edifici simbolici degli Stati Uniti che vengono ridotti allo stato di pulviscolo, risvegliando il patriottismo anche nel più sopito e abulico dei cittadini americani. Un giocattolone che richiede una certa sospensione dell'incredulità per essere apprezzato fino in fondo nella sua smaccata ricerca dello spettacolo fracassone a tutti i costi. Ingenuo e retorico quanto basta. Oscar agli strabilianti effetti speciali.