Dante (Salvatore Papa) viene guidato da Virgilio (Arturo Pirovano) tra i gironi dell'inferno. Durante il loro cammino incontreranno peccatori e demoni, fino ad arrivare a Lucifero. Diviso in 54 scene, L'inferno è il primo film italiano in cinque bobine e in assoluto uno degli esiti cinematografici più importanti della prima parte degli anni Dieci del Novecento. Sfruttando al meglio la lezione di Méliès, i registi compongono uno splendido affresco visivo, ricco di scenografie studiate al millimetro e di effetti speciali straordinariamente all'avanguardia. Il viaggio di Dante all'inferno si trasforma in un'esposizione delle potenzialità della settima arte, nata meno di vent'anni prima eppure già così matura, ipnotica, meravigliosa. Fedele alla struttura del primo canto della Divina Commedia, il film presenta diversi celebri personaggi del poema: da Paolo e Francesca al Conte Ugolino, passando per Farinata degli Uberti e Pier della Vigna. L'ispirazione visiva proviene dalle illustrazioni di Gustavo Doré, le cui idee grafiche risultano ancor più valorizzate nel passaggio sul grande schermo. Prodotto dalla Milano Films, il film fu vittima della concorrenza di un'altra pellicola, finanziata dalla Helios, uscita alcuni mesi prima con lo stesso titolo: quest'ultima, decisamente debole e girata di fretta per battere sul tempo la rivale, non ha lasciato tracce nella storia del cinema (a differenza della versione di Bertolini, de Liguoro e Padovan). Nel 2002 venne restaurato e ridistribuito con una nuova colonna sonora firmata dai Tangerine Dreams.